Soji… la pratica delle pulizie. Le nostre vite sono sempre più facilitate dalle innovazioni tecnologiche e dai cambiamenti sociali, eppure, di contro, ci sentiamo come privati della libertà e logorati nel corpo e nella mente. Proprio perché siamo impegnati quotidianamente, proviamo a fare nostra l’abitudine di dedicarci alle pulizie, anche solo fermandoci cinque minuti al giorno: di sicuro avvertiremo un cambiamento.
La pulizia è in grado di fornire a chiunque una chiave di svolta nella nostra vita. Se teniamo pulito ogni giorno l’ambiente in cui viviamo, anche il nostro spirito lo sarà di conseguenza. Non c’è da stupirsi, allora, se le pulizie sono diventate parte delle terapie per curare la depressione e le malattie mentali. La vita è considerata una pratica quotidiana.
Se il tuo stile di vita è rude, il tuo spirito sarà sporco, ma se la tua condotta è gentile, anche il tuo spirito sarà armonico e pulito. Se il mondo, attraverso le pulizie, diventasse il luogo sacro per eccellenza, non sarebbe una cosa meravigliosa? Nelle pulizie risiede un grande potere. Le pulizie non hanno bisogno di adepti, di scritture o di riti. La pulizia è una pratica che ci mette faccia a faccia con noi stessi. Non è necessario essere associati ad alcun culto.
Persone appartenenti a diverse religioni e a qualsiasi scuola di pensiero possono mettersi a pulire insieme. Le pulizie chiunque può farle, in base alla propria forza fisica e alla condizione del proprio corpo. Dai bambini ai nonnini e alle nonnine.
Uno dei pregi delle pulizie è proprio questo: chiunque è in grado di farle in squadra, a prescindere dall’età. La pulizia, essendo un atto che ci mette faccia a faccia con noi stessi, non è qualcosa che si possa demandare ad altri. L’approccio più semplice e fondamentale è “diffondere la coscienza in ogni angolo, lentamente e con consapevolezza”, in modo che la pulizia non sia solo un compito, ma un addestramento a conoscere noi stessi.
La maggior parte delle azioni che compiamo nelle nostre vite quotidiane è istintiva. Quando camminiamo, non lo facciamo pensando consapevolmente al movimento da fare prima con il piede destro e poi con il piede sinistro. Se si è abituati a fare le pulizie, è difficile essere pienamente consapevoli di ogni singolo gesto. Se ci riflettete, non è esagerato affermare che puliamo per “abitudine”. In altre parole, la conoscenza di se stessi scaturisce dalla conoscenza delle proprie abitudini. L’abitudine al comportamento, alle parole, al pensiero. Prenderne coscienza è uno dei risultati della pratica.
Non a caso, in Giappone i monaci dedicano più tempo alle pulizie che ad altre attività del tempio. La Via del Buddha non si fonda soltanto su saggezza, religione e filosofia. I modi per praticarla sono molteplici e soji – letteralmente “fare le pulizie” è, secondo Matsumoto, quello più efficace e alla portata di tutti, senza limitazioni di età, sesso, ceto o cultura. In realtà soji nasconde un significato più profondo e sostanziale.
E’ sempre espressione della cura esercitata sull’ambiente che ci circonda, sugli altri e, dunque, su noi stessi. Certo, usare la scopa non basta. Per trasformare l’atto delle pulizie in soji è necessaria una predisposizione mentale specifica: che si spazzi in solitaria e con la mente svuotata, o in compagnia con un lavoro di squadra, chiunque può godere delle pulizie, in modo autentico e profondo. E’ molto semplice: dall’alto al basso, senza opporsi alla corrente. Avendo a cuore tutte le cose. Questo significa soji. Insomma, pulire è prendersi cura di sé e del mondo. Un gesto che fonde mente, corpo e spirito.
Le pulizie ci insegnano tutte le cose importanti della nostra vita:
*Percepire le cose così come sono
*Eliminare i giudizi di valutazione
*Accettare le cose inaspettate
*Abbandonare il pensiero di superiorità nei confronti degli altri
*Armonizzarsi con l’ambiente circostante
*Essere consapevoli che non sempre va come pensiamo noi
*Non smettere di alimentare il proprio spirito, anche se si ricevono dei complimenti
*Tenere pulite le relazioni umane
*Rifuggire l’egocentrismo
Dunque, oggi non sarebbe forse un buon allenamento fisico anche il solo dedicarsi alle pulizie?
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