In un momento come quello attuale, in preda al Covid-19, che ci sta “obbligando” a rimanere a casa, tra le mura domestiche, in cui molti (e a ragione!), stanno riscoprendo e anche sperimentando tante ricette, mi preme osservare che, volendo, potrebbe essere un’occasione propizia per scoprire o ri-scoprire l’importanza del digiuno, considerando che non ci stiamo potendo muovere sicuramente al ritmo di prima. Certamente chi ha la fortuna di avere in casa un tapis roulant, attrezzi, cyclette e/o lo spazio per poter mantenere una routine di “movimento” anche grazie a tante lezioni che si trovano in rete, può anche continuare a nutrirsi con la stessa quantità di cibo di cui era solito cibarsi, ma per chi non ha la medesima fortuna, necessita sicuramente in questo momento di diminuire l’introito calorico se non vuole uscire da una quarantena “maggiorato/a”.
Ecco che per ogni persona in buona salute è anche vantaggioso mettere a riposo, di tanto in tanto, gli organi della digestione e attingere, da questa esperienza, anche forze rinnovate. Tra l’altro la stagione ideale per una cura di pulizia dell’organismo è la primavera e quindi il momento si presta bene anche da questo punto di vista.
Il digiuno ripulisce l’organismo dalle impurità che vi si sono accumulate e gli permette di provvedere unicamente ad eliminare il cibo assunto in precedenza, essendo ormai libero dai compiti di assorbimento e di trasformazione.
Grazie al digiuno, ad esempio, un organismo malato può dedicare ogni sua energia a combattere la malattia, perché non ha più altro da fare.
Non parlo, ovviamente, di digiuni prolungati, che devono essere ordinati dal medico.
Sarà bene incominciare il digiuno a fine settimana.
Il PRIMO giorno ci si nutrirà solo di verdure crude e frutta fresca; se ne potrà mangiare quanta se ne vorrà, in tutta tranquillità.
Con la frutta si può anche preparare un’insalata in cui si saranno aggiunti alcuni chicchi di lino e una cucchiaiata di miele.
Raccomando poi, per la digestione, di terminare con un tazza di infuso di prugnolo e di viola del pensiero selvatica (far bollire in un mezzo litro d’acqua un cucchiaino di ognuno; lasciare in infusione qualche istante e filtrare). Se ne può bere una tazza ogni sera per 4 giorni prima di prendere sonno.
Il SECONDO giorno assumerete solo alimentazione liquida: succhi di frutta o di verdura a cui mescolerete fiocchi di avena in abbondanza. Con questa pappa berrete infusi (senza zucchero) di finocchio, di menta piperita. Bevete abbondantemente e abbiate cura che la digestione si compia regolarmente: è importante che l’organismo si liberi dalle impurità. A sera berrete un infuso digestivo (come consigliato più sopra).
Il TERZO giorno proseguirete nello stesso regime; tuttavia a mezzogiorno potrete aggiungere un brodo (senza carne) e una fetta di pane integrale da masticarsi a lungo e con cura; a sera, un misto di frutta e fiocchi d’avena, una mela, latte, miele.
In capo a tre giorni vi sentirete più leggeri e depurati. Chi poi volesse proseguire in questo genere di alimentazione avrà cura, dopo il lungo riposo imposto dal digiuno agli organi digestivi, di alimentarsi con moderazione: prevalenza di frutta (fresca o passata), infusi. Rinunciare ai dolciumi e limitare il consumo di carne, salumi, vivande grasse.
Chi seguirà le norme sopra indicate – senza eccessi alimentari: anche mangiar troppo non è bello – sarà al sicuro dall’obesità, da quell’obesità che spesso predispone a molte malattie!
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