Il cibo è una lettera d’amore inviata dal Creatore… e va decifrata. Secondo me è la lettera d’amore più potente, la più eloquente, perché ci dice: “Siete amati… vi viene data la vita, la forza…”. Il più delle volte, gli esseri umani inghiottono tutto senza decifrare nulla di questa lettera nella quale il Signore ha scritto anche: “Figlio mio, voglio che tu divenga perfetto, che tu sia come questo frutto: gustoso. Per il momento sei acerbo, aspro, coriaceo; non sei ancora pronto per essere gustato, perciò devi istruirti. Guarda questo frutto: se è giunto a maturazione è perché è stato esposto al sole. Come lui, anche tu devi esporti al sole spirituale: esso si incaricherà di trasformare in te tutto ciò che è aspro e indigesto, e ti aggiungerà anche dei bei colori”. Ecco cosa ci dice il Signore attraverso il cibo.
Mentre mangiamo il cibo ci parla, perché gli alimenti sono luce condensata, suoni condensati. Si può anche dire che la nutrizione è una sorta di radioestesia. Ogni essere e ogni oggetto emettono radiazioni particolari, e il radioestesista è colui che sa captare e interpretare tali radiazioni. Ebbene, il cibo ha ricevuto radiazioni da tutto il cosmo; il sole, le stelle e i quattro elementi hanno lasciato su di esso impronte invisibili ma reali, lo hanno impregnato di particelle di ogni genere, di forze di energie. il cibo ha anche registrato le tracce degli uomini che gli sono passati accanto o che hanno lavorato nei campi per coltivarlo. Può dunque raccontarvi la sua storia, parlarvi del sole, delle stelle, degli angeli, del Creatore; può rivelarvi quali entità hanno lavorato giorno e notte per infondergli questa o quella proprietà, affinché diventasse utile agli esseri umani.
Se sapete accogliere qualcuno con molto amore, egli si apre e vi dà tutto, ma se lo ricevete male, si chiude. Esponete un fiore alla luce e al calore: esso si aprirà ed esalerà il suo profumo. Lasciatelo al freddo e al buio, e il fiore si chiuderà. Anche il cibo si apre o si chiude in base al nostro atteggiamento, e quando si apre ci offe le sue energie più pure, più divine.
Dal libro Lo yoga della nutrizione di Omraam M. Aivanhov
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