I bagni aromatizzati alle erbe portano all’organismo in generale e ai singoli organi una stimolazione supplementare.
Sono particolarmente raccomandabili:
Il bagno agli aghi di pino. Esercita, soprattutto sottoforma di estratto, un’azione stimolante. E’ raccomandato per i dolori reumatici, ma anche nel caso di infreddatura, soprattutto se sono colpite le vie respiratorie. Si possono acquistare in farmacia (non è un bagno a buon mercato!) eccellenti estratti di aghi di pino, ma possiamo pure preparare noi stessi l’estratto. Si coprono d’acqua fredda circa 1Kg e 1/2 circa di rami di pino con i loro aghi e le loro pigne e si fa bollire il tutto per un’ora. Si lascia riposare mezza giornata nell’acqua di cottura e poi si filtra. Basterà, dopo, versare l’estratto così ottenuto nel bagno caldo.
Il bagno alla lavanda. Come la valeriana, la lavanda agisce contro l’affaticamento nervoso. Si può comprare l’olio di lavanda in farmacia o preparare da sé un decotto con 5 pugni d’erba di lavanda che si fa bollire in acqua da 20 a 30 minuti. Dopo si filtra e vi si versa nell’acqua del bagno.
Il bagno alla camomilla. E’ sempre stato usato, in ogni tempo, per le sue virtù curative. E’ raccomandato in caso di ferite o di eruzioni cutanee, ma anche di infreddature. Per farne il decotto se ne usa solo il fiore (circa 250 g per bagno, di meno per un bagno parziale). Mettere nell’acqua fredda e portare a ebollizione. Lasciar bollire alcuni istanti, poi coprire per alcuni minuti e filtrare prima di versare nell’acqua del bagno.
Il bagno alla valeriana. Esercita una meravigliosa azione calmante. Se vogliamo preparare l’estratto noi stessi, dobbiamo utilizzare solo le radici, che lasceremo rammollire alcune ore nell’acqua fredda per poi farle bollire per mezz’ora. Filtrare e versare nell’acqua del bagno. Si può usare pure la tintura di valeriana (circa un quarto di litro per ogni bagno).
Il bagno ai fiori dei fieni. Provoca dilatazione dei vasi; perciò è indicato contro i crampi, le turbe del metabolismo e gli stati reumatici. Lo si può preparare partendo da un decotto di fiori dei fieni o da un estratto acquistato in farmacia. Per fiori dei fieni si intendono le parti delle erbe che cadono al momento dell’essiccazione e che, quindi, restano a terra quando il fieno è stato portato via. Poiché oggi è raro avere un fienile nelle vicinanze e poiché pochi hanno la possibilità di far essiccare e di conservare il fieno, si dovrà ricorrere agli estratti in farmacia. Se però a qualcuno interessa, per ogni bagno occorrono da 1 kg a 1 kg e 1/2 di fiori dei fieni che si ricoprono d’acqua fredda e si portano lentamente a ebollizione. Lasciar bollire una mezz’ora e filtrare.
Il bagno all’acoro (o calamo aromatico). Lo raccomando per le turbe digestive e per i dolori di stomaco. Esistono estratti farmaceutici, ma ci si può pure preparare un decotto da soli. Bisogna mettere a bollire per mezz’ora da 200 a 250 g d’acoro (foglie e radici) e filtrare.
Il bagno all’equiseto dei campi o coda cavallina. E’ ideale per le affezioni cutanee, ma anche per le ferite ostinate e per i problemi di vescica. Per la preparazione far bollire nell’acqua da 500 a 700 g di erba. In capo a mezz’ora, filtrare. Un terzo della quantità indicata basta per un bagno da seduti, un sesto per un semplice pediluvio.
Il bagno alla corteccia di quercia. E’ raccomandato contro le varici e i geloni. Permette pure di curare le infiammazioni. E’ però usato più spesso per i pediluvi. Ricoprire d’acqua fredda due manciate ben piene di scorze asciutte, lasciar ammollare per mezza giornata e far bollire nella stessa acqua per una buona mezz’ora. Filtrare e versare nell’acqua del bagno. (Attenzione: la corteccia di quercia tinge biancheria e recipiente!).
Si possono preparare altri bagni curativi alle erbe con l’arnica, il sambuco, la melissa, il rosmarino e il timo. E’ pure possibile mescolare queste erbe. Gettare una manciata piena in acqua fredda e portare a ebollizione. Far cuocere a fuoco lento per 20 minuti circa. Filtrare e versare il decotto nel bagno caldo. Si può aggiungere, all’acqua del bagno, crusca, sale o cenere di legna.
Il bagno alla crusca. Si prepara versando in acqua fredda da 1 kg a 1 kg e 1/2 di crusca di frumento. Mescolare e portare a ebollizione. Filtrare direttamente nell’acqua del bagno attraverso un tessuto di cotone. I bagni alla crusca sono indicati per le pelli sensibili.
Il bagno di sale. Molto semplice la preparazione: basta aggiungere all’acqua del bagno 2-3 kg di sale grosso. Eccellente per il metabolismo!
Il bagno alla cenere di legna. E’ consigliabile soprattutto per i pediluvi. Accelera la circolazione. Versare a pioggia nell’acqua del bagno 5 manciate di cenere.
Per quanto riguarda i bagni alle erbe, la temperatura raccomandata va da 35° a 39° (2 gradi in meno per i bambini). La loro durata non dovrà superare i 20 minuti. Dopo un bagno caldo bisogna asciugare accuratamente il corpo. Abluzioni di acqua fredda o una doccia fredda dopo un bagno alle erbe sono senz’altro tonificanti. Ma non tutti sopportano l’alternanza repentina di caldo e freddo. Se avete qualche dubbio in proposito, domandate il parere del vostro medico.
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