Più l’uomo diventa adulto, più comprende che il rumore è un inconveniente per il lavoro, mentre invece il silenzio è un fattore di ispirazione, ed egli lo cerca per dare al proprio cuore, alla propria anima e al proprio spirito la possibilità di manifestarsi attraverso la meditazione, la preghiera e la creazione filosofica o artistica. Tuttavia molti non amano il silenzio e fanno fatica a sopportarlo. Quanto ci si sbaglia pensando che il silenzio sia necessariamente il deserto, il vuoto, l’assenza di ogni attività, di ogni creazione, in una parola, il nulla! E invece è una pienezza paragonabile a quella che provano gli esseri uniti da un grande amore, i quali vivono qualcosa di talmente intenso che non possono esprimerlo né a gesti né a parole.
Il silenzio è l’espressione della pace, dell’armonia e della perfezione. Chi comincia ad amare il silenzio, chi comprende che il silenzio offre le condizioni migliori per l’attività psichica e spirituale, a poco a poco giunge a realizzarlo in tutto ciò che fa: quando sposta gli oggetti, quando parla, quando cammina o quando lavora, invece di agitarsi tanto si fa più attento, più delicato, più morbido, e tutto ciò che fa è impregnato di qualcosa che sembra venire da un altro mondo, un mondo che è poesia, musica, danza, ispirazione.
Il silenzio dev’essere anzitutto un riposo, una tregua… Più volte al giorno, dedicate almeno qualche minuto a introdurre in voi il silenzio. Chiudete gli occhi, sforzatevi di liberare il vostro pensiero dalle preoccupazioni quotidiane e dirigetelo verso le vette, verso le
sorgenti della vita che alimentano tutto l’universo. Accantonate dunque le vostre preoccupazioni, dimenticatele, e poco tempo dopo, grazie al vostro lavoro interiore, riceverete una luce che vi permetterà di trovare la soluzione.
Dunque imparate ad amare e a realizzare il silenzio, altrimenti, anche se sarete presenti con il vostro corpo fisico, la vostra anima e il vostro spirito saranno sempre altrove.