Trovate un rifugio!
Per “rifugio” intendo qualsiasi cosa vi faccia sentire protetti e al sicuro e vi risollevi l’umore. A volte la vita è dura e ci infligge esperienze difficili o dolorose, perciò tutti abbiamo bisogno di un riparo. Conoscete già il vostro?
Potrebbe trattarsi di un animale domestico o di una persona. Potreste scegliere anche un luogo fisico – una chiesa, una biblioteca o un parco. O magari un oggetto – una buona tazza di tè, un morbido maglione, un buon libro alla fine della giornata -, oppure un’attività: la passeggiata con il cane, suonare la chitarra, rilassarvi con un programma televisivo prima di andare a letto.
Esistono anche rifugi intangibili. Io ho sempre trovato conforto nelle mie camminate all’aria aperta, nel ricordo della cucina della nonna. A molti, come me, la sfera del sacro e del divino offre un profondo senso di sicurezza. Anche le idee possono costituire un rifugio, per esempio le scoperte degli scienziati o la saggezza dei santi, o la semplice consapevolezza che i vostri figli vi vogliono bene.
Un altro rifugio-chiave è la fiducia nei nostri lati migliori. Non significa ignorare quelli meno positivi, ma soltanto prendere coscienza della vostra bontà, affabilità e generosità di fondo, delle vostre buone intenzioni, delle vostre capacità e del vostro impegno. Anche questi sono aspetti reali di voi e una fonte affidabile di conforto.
Nel corso della giornata, trovate rifugio nel piacere della doccia mattutina, nella complicità dei colleghi di lavoro, nella musica che ascoltate tornando a casa o nella gratitudine verso la vita che provate prima di addormentarvi.
Sostate nel vostro rifugio e prendete coscienza di ciò che provate: un senso di distensione, di rassicurazione e di sollievo. Concentratevi sulla sensazione per qualche istante. Notate quali aspetti del rifugio sono in grado di suscitarvi quelle emozioni. Lasciate che la serenità vi invada e si radichi dentro di voi, in modo che diventi una risorsa sempre disponibile quando ne avete bisogno.
Scegliete il vostro rifugio – per esempio l’immagine di una bellissima radura, il ricordo di una persona amata, la saggezza di un proverbio. Apritevi ai sentimenti e alle sensazioni che vi suscita. Prendete coscienza della sicurezza che vi infonde e lasciatevi pervadere. Dategli un nome: “Io trovo rifugio in…”. Concentratevi sulle vostre emozioni e lasciate che si diffondano dentro di voi. Stilate un elenco di rifugi diversi. Sperimentate il vostro rifugio non come qualcosa di esterno a voi ma come una presenza interiore. Esprimete un augurio ad alta voce: “Che io possa diventare come…”, “Che io possa diventare un’ispirazione come…”. Considerato in questi termini, il rifugio si tramuta in energia positiva, come una corrente benefica che vi accompagna.
Trovate il rifugio nella gratitudine, nell’affetto dei vostri cari, nella vostra generosità e rettitudine… in tutto ciò che amate.
Abbandonatevi al vostro rifugio e fate sì che via dentro di voi.
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