La camomilla è una composita dai petali bianchi che predilige i terreni calcarei. E’ tra le piante medicinali più utili che la natura ci abbia offerto. E’ però utilizzato solo il fiore. La tisana di camomilla cima i crampi, allevia il dolore, è alla base del trattamento di molte malattie di stomaco e di intestino (affezioni gastriche, gonfiori intestinali, crampi allo stomaco); bevuta al momento di coricarsi, assicura notti tranquille. In applicazione esterna (bendaggi, impacchi, bagni, inalazioni), esercita azione antinfiammatoria.
La centaurèa appartiene alla famiglia delle composite; è una pianta biennale. In infuso è efficace contro i dolori di stomaco e la stitichezza.
La cicoria selvatica o “barba di frate” è una composita; pianta perenne, ama i terreni calcarei e sabbiosi. Questa pianta medicinale dalle virtù notevoli è consigliata contro le affezioni epatiche e biliari.
Il crespino è un arbusto che può raggiungere i 3 metri di altezza, con foglie coriacee e brillanti, che dà come frutto bacche rosse ellittiche. La corteccia della radice contiene sostanze efficaci contro l’ipertensione arteriosa e ei disturbi di circolazione. L’infuso ottenuto con le foglie facilita la digestione.
L’ènula campana o elenio fa parte della famiglia delle composite, è una pianta perenne che cresce sui terreni argillosi umidi. Si dissotterra la radice in autunno, la si pulisce e la si fa essiccare. In decotto dà buoni risultati contro le malattie dei bronci e le sinusiti. E’ pure un tonico per lo stomaco, agisce beneficamente sull’intestino.
L’equiseto o coda cavallina è una pianta perenne a torto ritenuta un’erbaccia: in realtà possiede notevoli virtù medicinali; è indicata nelle affezioni bronchiali e vescicali; esercita azione depurativa e contribuisce alla saldature di certe fratture ossee.
L’eufrasia è una scrofulariacea a fiori bianchi o bianco-azzurrognoli, applicata esternamente è un rimedio efficace contro le malattie degli occhi. In infuso combatte i mali di stomaco e l’enterite; deve però essere presa a piccole dosi per evitare il rischio di avvelenamento. Prima di usarla, comunque, è consigliabile domandare il parere del medico.
Il fàrfaro o tossilagine è una composita a fiori gialli e a foglie a forma di zoccolo di cavallo. Il suo infuso agisce contro la tosse e l’abbassamento di voce.
La felce è una pianta a rizoma strisciante, a fronde lunghe, che cresce di preferenza nei boschi umidi. Dalla sua radice si estrae un tenifugo che tuttavia deve esser preso solo dietro prescrizione medica potendo dare talvolta lievi sintomi di avvelenamento. Le foglie sono efficaci in bagni contro i reumatismi.
Il finocchio è un’ombrellifera biennale che ama i terreni caldi e il sole. Lo si raccoglie da agosto a novembre. i frutti permettono di preparare un infuso efficace contro la tosse 8azione espettorante) e i gonfiori intestinali.
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