“Il sonno è per l’uomo ciò che la carica è per l’orologio” (A. Schopenhauer, 1851).
Proviamo per prima cosa a dare una definizione del sonno: “Stato di coscienza differente dalla veglia che si accompagna anche a temporanee modificazioni di tutto l’organismo”. Come la fame, la sete e l’attività sessuale, il sonno è una necessità parzialmente rinviabile nel tempo ma non troppo.
Si tratta quindi di un’attività necessaria per il ristoro non solo del cervello ma di tutto quanto il corpo. In realtà questo recupero non avviene mediante spegnimento delle funzioni cerebrali. Il cervello non si riposa mai, nemmeno quando dorme.
Dormire bene significa però prima di tutto addormentarsi, passaggio che per molte persone non è sempre facile.
L’addormentamento, ovvero quel lasso di tempo necessario al cervello per staccare la spina e traghettare il nostro corpo dallo stato di veglia al sonno, è un aspetto cruciale.
Il disturbo del sonno più frequente e diffuso è sicuramente l’insonnia. Ecco alcune cause:
- dormire troppo può provocare insonnia la sera successiva;
- coricarsi a ore sempre diverse – una sera alle 22, la sera dopo alle 2 e poi alle 21;
- fare attività fisica poco prima di andare a letto non aiuta a dormire;
- bere sostanze stimolanti in eccesso come caffè o tè durante la giornata disturba l’addormentamento;
- mangiare troppo o non magiare affatto o bere troppi alcolici disturba il sonno;
- assumere in modo continuativo farmaci ipnotici come le benzodiazepine, che invece sono utili nel caso delle insonnie occasionali, è dannoso.
I principali sintomi dell’insonnia sono una spiccata difficoltà ad addormentarsi e/o prolungati risvegli notturni. Le cause sono soprattutto disturbi dell’umore come ansia, depressione e lo stress psicosociale.
Ma anche abitudini sbagliate, ambiente non adatto per rumore, temperatura troppo elevata o troppo bassa, la qualità del materasso o disturbi intercorrenti come dolori alla schiena, mal di denti, ecc.
In sostanza è importante stare attenti ad alcuni comportamenti giornalieri che possono incidere in modo negativo sulla qualità e quantità del sonno.
Fra i requisiti ambientali necessari per assicurare l’addormentamento ed il mantenimento di un sonno ristoratore sicuramente il letto ed i particolare rete e materasso hanno importanza fondamentale. Un materasso troppo rigido può provocare posizionanti anomali della colonna vertebrale provocando mal di schiena ed insonnia.
Oggi, come verificato da studi poligrafici, il sonno migliore è assicurato dai materassi che si adattano al corpo, specie nelle sue parti più pesanti come tronco e bacino, consentendo il mantenimento di una corretta posizione della colonna vertebrale: varie ricerche hanno indicato che i migliori strumenti per fare del sonno un reale riposo sono i materassi in memory, che si adattano al copro per riprendere la forma originale quando il corpo e il peso si spostano nel letto durante il sonno profondo.
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